Siamo la sola opposizione. La politica è in disarmo

 

Si concluderà tra qualche mese una deludente stagione politica. Il centro sinistra conta i pezzi di una maggioranza in frantumi anche sul piano ideologico. Al declino del Partito Democratico, che ha caratterizzato la politica a livello nazionale e regionale, si è aggiunta la totale defaillance della dirigenza cittadina. I soliti noti, personaggi buoni per tutte le stagioni, riciclati e riverniciati a nuovo, hanno tentato di tenere in mano il potere con la forza dei numeri dimostrando, una volta di più, che la matematica è un'opinione.
Il centrosinistra ha fatto il suo tornaconto e c'è poco da dire. Pocos, locos y male unidos ex Ds e Margherita, con l'ausilio dei soliti ascari della politica, hanno tenuto il culo incollato alla poltrone con una persistenza degna della migliore colla a presa rapida.
Una ostinazione degna di migliore causa. Ruggeri s'è dimostrato un sindaco di carta pesta che ha dovuto fare i conti con questo e con quello pur di restare al governo di una città che non lo ama.
È un giudizio diffuso a livello popolare. Il cuore della città, la moltitudine di persone quotidianamente angariate da problemi di disoccupazione, di pendolarismo, di malasanità e servizi inadeguati, non può sopportare che Ruggeri continui a governare.
Ha dimostrato, questo sindaco, di badare ai propri affari più che alla cosa pubblica. I problemi di oggi sono quelli di ieri.
Nessun passo avanti è stato fatto. I progetti che erano nel casseto, ereditati dalla precedente amministrazione, sono stati tirati fuori per mascherare l'inefficienza di questa maggioranza che ha brillato per abusi edilizi e altre inezie del genere. Faremo un libro bianco sulle lacune generate dall'incapacità di fare o dalla volontà di non fare.
In questa situazione l'opposizione avrebbe avuto vita facile, avrebbe potuto strillare e fare sentire la propria voce.
Sfidiamo i quartesi a citare due o tre cose che abbiamo qualificato la minoranza, oltre la noiosissima tiritera di discorsi evanescenti, che nulla di buono hanno prodotto.
La verità è anche questa. In questi anni al Comune non c'è stata opposizione.
Parliamo dell'opposizione coraggiosa per risolvere i problemi della città, quella che, al momento opportuno, sa far sentire le proprie buone ragioni.
Questa insipienza politica è frutto del naturale declino della politica, del tramonto di una classe dirigente che si è stancata di essere tale oppure è il risultato di una indolenza che accompagna molti atti della pubblica amministrazione?
È la fine di una cultura che dà all'opposizione la possibilità di far modificare la rotta ad una maggioranza senza palle, oppure è la convinzione che il vento che tira (la nuova ondata del centrodestra) sia sufficiente a modificare la situazione?
Chi è emerso, tra gli oppositori, in questo mandato? Troppo deboli i personali e fioche le immagini di chi avrebbe dovuto interpretare il dissenso di una città delusa dalla infamante gestione di Ruggeri.
L'urlo di disapprovazione si è trasformato in un mugugno, in una specie di piagnisteo.
La città è soddisfatta di questa situazione di generale lassismo politico che non promette niente di buono?
"Quartu sera" ha sempre detto la sua, con la chiara intenzione di correggere le molte storture.
Sappiamo che raddrizzare le gambe ai cani è un lavoro improbo.
Ma ci tentiamo. Alla fine - e ci dispiace dirlo - siamo rimasti soli nel fare opposizione e a difendere i diritti degli umili che il sindaco (da leggere con attenzione il caso di Costa Bentu) ha sempre trascurato.

(l.t.)

 
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