ESCLUSA COL PRETESTO LA CISNA A QUARTUCCIU
Dalla intimidazione alla protesta gO sono acquiescenti o non li vogliamoh

Dalla dissuasione alla protervia della intimidazione: la strada del sindacato per difendere le posizioni all'interno di ambienti di lavoro e fatta anche di questo.
Si parla (anzi, si hanno le prove) di ritorsioni, di "malevola contestazione dei diritti garantiti dalla Costituzione". Sarebbe in atto una campagna discriminatoria nei confronti di sigle che potrebbero turbare la stagnante acquiescenza di rappresentanti sindacali che non vogliono intromissioni ne intendono confrontarsi con realta diverse. Il tutto, con la connivenza delle istituzioni, essendo in atto una sorta di patto di non belligeranza.
Una denuncia alla Procura della repubblica, in data 14 novembre, solleva un caso spinoso.
Quello del Comune di Quartucciu, dove, di recente, sono state indette le elezioni per il rinnovo delle Rsu, la rappresentanze sindacali unitarie.
Una sigla, la Cisna (Confederazione italiana dei sindacati nazionali autonomi) - che aveva presentato la propria lista di partecipazione - e stata esclusa in quanto "non sarebbe un'organizzazione sindacale di categoria, bensi una confederazione sindacale", che, come tale, "non ha diritto per presentare una propria lista secondo le disposizioni che regolano la materia".
Decisione chiaramente pretestuosa - replica la Cisna - che presenta ricorso, motivandolo. Motivazione "non sufficienti" replica la commissione elettorale, che boccia il il ricorso tirando in ballo una circolare (numero 6999 del 30 luglio 2007) dell'Aran, secondo la quale "la suddetta confederazione sindacale non rientra tra i soggetti abilitati alla presentazione delle liste".
Punto e a capo.
Ma la Cisna protesta per lo strapotere delle solite sigle sindacali. Anche perche la citata circolare Aran non menziona la Confederazione.
Tra l'altro, fra le associazioni sindacali in possesso dell'attestato Aran (e, percio, legittimate a partecipare), vi sono "moltissime Federazione e Confederazioni", per cui, scrive la Cisna nel ricorso, "sarebbe oltremodo discriminatorio escludere la stessa Cisna".
Ad avvalorare questa tesi, c'e la precisazione (non formale, ma sostanziale) "che in campo sindacale la distinzione delle organizzazioni sindacali in Federazioni, Confederazioni e Associazioni di categoria, non assume alcun rilievo giuridico, posto che tutti questi soggetti sono rappresentativi degli interessi facenti capo alla categoria o alle categorie dei lavoratori iscritti.
Discorso troppo elevato per la commissione elettorale Rsu del Comune di Quartucciu?
Forse si.
Sicuramente non di alto coefficiente di difficolta di lettura anche la considerazione che "una delle principali regole interpretative da seguire e quella di privilegiare che l'interpretazione della norma sia conforme ai principi costituzionali, per cui, nel caso di specie, occorre preferire l'interpretazione estensiva che consente al maggior numero di organizzazioni sindacali di partecipare alle elezioni.
Chiaro, no?
Ma qui entra in campo l'ingordigia. Piu numerosi sono i commensali, piu piccole sono le fette di torta di spettanza. E poi, non e detto, che tra i commensali, quando ci sono in ballo gli interessi dei lavoratori, ci sia il necessario agreement a non infastidire il vicino.
La Cisna e, notoriamente, un sindacato rompiballe, che non firma accordi di cartello.
Dove c'e, da prova di particolare intensita sindacale. Requisito che altrove si e diradato, se non perso del tutto.
Del resto e noto che alcuni pachidermi siano lenti nei movimenti, per cui preferiscono non muoversi.
E' noto anche - e lo diciamo per spirito di cronaca, non di polemica - che molti sindacati gestiscano piu patronati e pensionati che lavoratori in servizio permanente effettivo.
Da una parte fanno battaglie per il lavoro (che non c'e), dall'altro non tutelano i lavoratori.
La crisi del sindacato risale ad oltre un decennio.
E' la crisi del sistema e delle rappresentanze.
Ne piu ne meno quello che e successo alla politica, la divisione fra la gente comune e il palazzo.
La gente si e stancata dei partiti tradizionali, dei brontosauri che di definisco classe dirigente e, in tale salsa, cio che fanno (o non fanno) e la cosa giusta.
Provate a chiedere cosa ne pensa la gente della politica. Ma gia lo sapete.
Provate a chiedere alla gente che cosa pensa del sindacato.
Caduto, negli anni 90, il mito della "cinghia di trasmissione" dei partiti, della longa manus protesa (e qualche volta rapace) sul mondo del lavoro, il risveglio e stato brusco e deludente.
Tanto che il sindacato cerca ora di far politica, generando confusione.
La tutela del lavoratore e affidata ai "partiti della rivoluzione", che si rincorrono a sinistra.
Vedi Rifondazione e, in minor misura, i Comunisti italiani e i profughi (dal Pd) di Mussi. Sono le forze che devono attizzare la lotta di classe e l'opposizione al governo, pur facendole parte.
Il sindacato e fuori.
Dalle lotte che l'anno ispirato, "conquista moderna delle classi lavoratrici" come dicevano i testi sacri dei padri fondatori.
Se qualcuno, animato da vecchi e onesti saperi, vuole entrare in lizza, viene, secondo una scala graduata, che va dalla dissuasione amichevole alla ritorsione proterva, invitato a farsi da parte. Se non "capisce" ed insiste, si trova il modo di escluderlo dalla competizione. Con abuso evidente.
Quartucciu docet, insomma.
Nell'esposto alla magistratura la Cisna parla di intimidazione di persone "costrette a dimettersi per evitare ritorsioni di carattere sindacale e lavorativo",
Si tratta - aggiunge l'esposto - "di una situazione di strisciante, continua e malevola contestazione dei diritti costituzionali garantiti ai lavoratori", situazione, questa, "peraltro ben conosciuta negli ambienti di lavoro da tutti i dipendenti interessati, ai quali, con vari stratagemmi, viene impedito di esercitare i propri diritti sindacali nell'ambito del posto di lavoro".
Tutto cio, conclude l'esposto, e culminato "in un provvedimento assolutamente illegittimo" che ha arrecato danno alla Cisna, col rischio che vi siano "illeciti di natura penale", sui quali dovra ora esprimersi la procura di Cagliari.
Ne val la pena per una Rsu del Comune di Quartucciu?
I diritti dei lavoratori - risponde la Cisna - sono uguali ovunque.
E, del resto, bisognava pur cominciare a sollevare il coperchio di una pentola in ebollizione.
Perche il sindacato ha, non meno della politica, bisogno d'una vigorosa riforma nel ripristino di una democrazia sempre piu difficile per le minoranza.
Dovremo assistere, anche in questo caso, a un accomodante duopolio a discapito dei lavoratori?

 
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