ARROGALLA FA LE VALIGE DALL'UDC PER SALVARE IL POSTO AL CASIC
Nel futuro Pd scoppia la rissa per le candidature: Meloni fa campagna elettorale
 

Murgia-Arrogalla fa le valige dall'Udc e lascia campo libero per le regionali a Galantuomo. La sua e una partenza annunciata, destinazione Margherita in vista di una possibile riconferma al Casic (in scadenza). Quando si dice che l'ideologia e un optional.
Fantasie politiche di mezza estate: come andra a finire il Pd quartese? Se ne parla (e tanto) ma solo nei vecchi santuari della politica. Poiche anche a Quartu opinione pubblica e militanti sono tagliati fuori e nessuno sa, ci chiedono notizie.
Molti conti in sospeso, molti litigi fanno da contorno al piatto forte del menu politico: la nascita del Partito democratico, che nessuno vuole, esclusi i vertici (compresi quelli locali, che non possono deludere quelli nazionale, per evitare una decapitazione che sarebbe cosa gradita).
In realta, a due anni dalla elezioni regionali, nel Pd sono iniziate le grandi manovre per garantirsi un posto di consigliere nel palazzo di via Roma, numero civico 25, dove politicamente si boccheggia.
Sembra che la Margherita stia per fare un nuovo acquisto. Arrogalla - Murgia e andato a cena con il senatore Paolo Fadda, grande manovratore del fiore (appassito) cagliaritano. Cena di affari. Arrogalla ha fretta di riciclarsi soprattutto in previsione della scadenza del contratto (triennale) al Casic, dove ha avuto, dall'Udc, incarico dirigenziale anomalo, non possedendo curriculum, a giudizio di molti, adeguato.
Ma la politica si inventa le professionalita coprendo lacune con una punta di biglietto dello sponsor giusto. Quello per l'Udc sembrava un amore inossidabie, ma, tra la previsione di fare armi e bagagli e quella di una sostanziosa (economicamente) riconferma, Arrogalla ha preferito la seconda soluzione con uno strappo consumato tra gnocchi alla campidanese e spigola al forno. Quando si dice: difesa dei valori ideali.
La conseguenza immediata - se l'operazione va in porto - e dare campo libero, nell'Udc, a Davide Galantuomo, ex sindaco con le stimmate per il tormentato periodo trascorso in via Porcu. Galantuomo non insegue la rivincita alla "comunali", ma punta alla Regione. Sta mettendo a punto la strategia e punta sul fatto di aver vinto la sfida con Ruggeri, come dicono le carte. Se sapra curare l'immagine per tempo e non con l'ultimo treno, e in pole position.
Le litanie, a destra, non mancano. Anche Forza Italia cerca di riposizionarsi non essendo ancora riuscita a mettere il capo fuori dal guscio. Ha perso lustro, soprattutto nei rapporti con la gente. Non sa comunicare. Salvatore Cicu prepara finalmente il congresso cittadino e cerca di reclutare la nuova classe dirigente. Impresa non facile. Senza rinnovamento - lo sa bene lui, e lo sanno anche gli altri - si rischia di incappare in uno scivolone. Dopo i successi elettorali di Cagliari, Olbia, Oristano, Alghero e Selargius, Quartu, terza citta della Sardegna, potrebbe fare cilecca. Cosa che non andrebbe a genio a quegli azzurri che, per professione, fanno i detrattori di Cicu.
Ma torniamo al Pd. Accertato che del partito unico non frega niente a nessuno, sta venendo fuori la bagarre per occupare le posizioni di testa in funzione delle candidatura. Al ruolo (e stipendio) di consigliere regionale aspirano Graziano Milia, Tonio Lai e qualche altro. Non Dino Puxeddu, che ha lavorato dignitosamente, ma in penombra e sul cui curriculum non fa aggio l'amicizia con l'abusivista Pani.
C'e, invece, chi monta il caso Gherazzu, vigile urbano, coordinatore delle Rsu del Comune, divenuto la coscienza critica del malcostume politico dentro (e fuori) i partiti. Chicco Gherazzu sta coagulando attorno a se molte simpatie (soprattutto tra la gente): divenuto ingombrante e scomodo, le centralii politiche dei favoritismi cercano di farlo fuori, in perfetto stile quartese. Le sue prese di posizione mettono in imbarazzo gli apparati Ds, che, da quando devono, per onor di firma e coalizione, difendere Ruggeri, perdono ogni giorno di credibilita. Nella faida interna che si consuma in nome del Partito democratico, anche Gherazzu avra un peso. Nella speranza che non sia (considerata l'ansia di sbarazzarsene) un peso morto.

 
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