Altro che clima da gdagli allfuntoreh; questi documenti inchiodano Pani ai gravi reati commessi
LA GIUSTIZIA ? ME NE FREGO
 

Pani, l'assessore al nulla, entra nella categoria degli intoccabili: non paga i conti con la giustizia (pubblichiamo a pagina due l'ordinanza della procura per la demolizione della villetta abusiva) e si dichiara perseguitato dal nostro giornale.
I documenti che pubblichiamo non sono un'occasione per riattizzare vecchie polemiche ma pe
r fare chiarezza su un vicenda nella quale a lungo, nel palazzo di via Porcu, s'era instaurato contro di noi un clima da "dagli all'untore".
L'ingiunzione alla demolizione della villetta abusiva dell'assessore Pani e stata ignorata dal sindaco Ruggeri, il quale, evidentemente, ha altre cose da fare anziche rispettare e far rispettare la legge.
Lasciamo da parte il buon gusto. Un assessore, pescato dal nulla per uno di quegli accomodamenti politici che facevano arrossire i censori della Prima Repubblica, ha commesso un grave reato e non solo si e infischiato di eseguire l'ingiunzione di demolire un'opera abusiva (ne altri, come indicato a verbale, ha provveduto in sua vece), ma e rimasto comodamente seduto in giunta, tra i "padri della piccola patria quartese", coprendo di discredito gli onesti.
Tolleranza zero, aveva tuonato Ruggeri-Raggiro all'atto del suo insediamento, annunciando che il malcostume politico sarebbe stato cancellato. Tolleranza a mille, invece, considerato come sono andate le cose; tolleranza, aggiungiamo, che mette anche il sindaco dalla parte di un cittadino (la carica di assessore e puramente accessoria) che della legge ha dimostrato di infischiarsene, cercando poi, con raggiri amministrativi e la complicita di alcuni uffici (quei "sepolcri imbiancati" contro i quali nel precedente mandato amministrativo avevamo combattuto inutilmente) di trovare un scappatoia per sgattaiolare come un topo d'appartamento sorpreso in azione dal padrone di casa (l'opinione pubblica). Nonostante questo su di noi si e abbattuta la censura e l'insinuazione di una colpa, quella del 'fumus persecutionis', dell'ostinata volonta di andare contro a un cittadino probo e onesto; al punto da meritare un posto in giunta. Giusto esempio alla cittadinanza, che potrebbe seguire le orme dell'assessore al nulla.
Noi chiediamo ai lettori un giudizio in merito. C'e da riservare indulgenza nei confronti di chi, neo-iscritto al club dei furbetti, decide di mettere su casa fuori dalla legge? E c'e uniformita di trattamento tra il povero diavolo colto in flagranza dalla giustizia e il signor assessore? Ma essere assessore, in democrazia, costituisce ancora un salvacondotto?
Una ulteriore, breve riflessione.
Il signor Pani Antonio ha dimostrato di infischiarsene della giustizia. Scrive (vedi documento in basso) il giudice delle indagini preliminari che il nostro "ha proseguito i lavori nonostante il Decreto di sequestro preventivo" ed ha violato "quale custode, i sigilli apposti in esecuzione del Decreto di sequestro".
Per questo motivo, la pena determinata e stata di sei mesi di reclusione. Puo, tecnicamente un pregiudicato rimanere seduto al suo posto, in giunta e conservare un incarico che e espressione di una coalizione, di un programma, di una violata onesta politica (aggiungiamo che l'urbanistica e competenza comunale. Cio equivale a dire che, in materia, il nostro aveva ed ha mani in pasta). Poniamo ai nostri lettori anche un'altra domanda: siamo piu ostinati noi a chiedere giustizia o il signor Pani (complice Ruggeri) a rimanere al suo posto? Comprendiamo che la poltrona del sindaco sia traballante e se dovesse mancare il precario equilibrio per ora garantito dai Ds il castello di carte della maggioranza si sfascerebbe. Ma c'e un limite a tutte le cose.
Noi continueremo la nostra battaglia, sino a quando la villetta abusiva non sara demolita e la delega assessoriale ritirata. E' un atto di decenza minimo, onde evitare che davvero Quartu diventi la citta dei furbetti, di pochi scrupoli e molta arroganza. Furbetti, appunto.

 
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