Inchiesta della magistratura contabile sui bilanci della gestione del sindaco - I debiti fuori bilancio non appartengono al passato
RUGGERI - RAGGIRO
 
Le accuse al passato. Galantuomo: "Menzogne. Se insiste, lo querelo". Le polemiche dimissioni di un revisore di maggioranza. Rischio di bancarotta: un brutto affare per la citta. I conti sballati: c'entra Igino Meloni?

Non bastava l'assessore abusivista e il vice sindaco rinviato a giudizio per diffamazione; il sindaco Ruggeri ora rischia con la Corte dei conti, che, dopo il giudizio negativo sui bilanci del Comune ora ha deciso di aprire un'inchiesta sulla gestione finanziarie di via Porcu. Altro che buona amministrazione, altro che trasparenza! Ruggeri si difende come fa sempre, scaricando su altri le proprie responsabilita. Lui dice di non aver colpa e di aver ereditato il disastro da chi lo ha preceduto. Ma il suo predecessore, Davide Galantuomo, replica duro: "Ruggeri e un bugiardo, si nasconde dietro le menzogne. Se insiste su questa posizione lo querelo. Sara il giudice a decidere". Per la verita, tra Galantuomo e Ruggeri c'e, per lo mezzo, il commissario prefettizio, che ha sistemato il bilancio dichiarando: "I conti sono a posto". I debiti fuori bilancio? "Solo 380 mila euro, per pagare ingiunzioni di vecchie cause con creditori che agivano sugli stipendi dei dipendenti". Ora i debiti sono cresciuti a un milione e 380mila euro, secondo un trend pericoloso, trattandosi di "operazioni finanziarie" non permesse. Galantuomo evita la polemica. "Parlero solo col giudice", insiste, ma ricorda che "l'attuale amministrazione di centrosinistra non ha trovato debiti, ma un avanzo di 9 milioni".
I guai, insomma, li ha combinati Ruggeri. Sprechi e altro, facilmente documentabili. Per la Corte dei conti "emergono gravi irregolarita", giudizio analogo quello espresso dal collegio dei revisori, con dimissioni di un componente di nomina della Margherita. Situazione perlomeno imbarazzante. Non si capisce con che faccia (di bronzo o di culo) Ruggeri insista che la sua amministrazione ha carte in regole e i conti a posto. Anche quelli fuori bilancio? Scrive la Corte: "l'importo di 1.537.000 euro attiene a debiti derivanti dall'acquisto di beni e servizi in assenza di impegno contabili". Spieghiamo ai nostri lettori. Per spendere l'amministrazione deve deliberare; se non lo fa viene meno a un principio di onesta contabile nel senso che la spesa diventa a totale discrezione di chi la fa. Va, cioe, contro le disposizioni in materia di contabilita. Quasi sempre i debiti fuori bilancio servono a colmare spese avventate, decise sulla base della convenienza. C'e il rischio che una spesa venga bocciata? Allora decidiamo di acquistare un bene o un servizio e in seguito troviamo questo escamotage per pagare. Ma, evidentemente, siamo alle soglie del caos. I residui passivi (somme da pagare) superano di 16 milioni i residui attivi (somme da riscuotere). C'e un evidente sbilancio che dimostra la scarsa attenzione sulla spesa. Non esiste, infatti, un piano di contenimento; argomento, questo, che ha fatto infuriare i revisori. Gestione allegra? Ef da dimostrare. Gestione incauta e pasticciona sicuramente. Ruggeri si tira fuori, ma annaspa. La sua Giunta ha molto da farsi rimproverare e il suo direttore generale, lfineffabile Igino, ha la sua parte di colpa che gli deriva, tra lfaltro, dalla cieca fiducia che il sindaco ripone in lui al punto da mandarlo in Commissione a spiegare (addomesticandolo) il documento critico dei revisori. Senso di responsabilita (anche politica) avrebbe preteso che fosse il Sindaco a farsi vedere. La presa di posizione della Corte dei conti e un grave atto d'accusa. Il bilancio consuntivo 2005 e quello di previsione 2006 devono essere modificati. Il prode Igino (che, con pretese di managerialita non dimostrate, costa all'amministrazione una bella cifra) dovrebbe essere messo alla porta. Si parla di pregiudizio della gestione finanziaria; di danni, cioe, destinati a lasciare traccia. Si parla di patto di stabilita (occasione per classificare virtuosa l'amministrazione) violato, di spese esagerate, di contabilita affrettata (necessario ricalcolare i residui). Cresce la disponibilita di cassa?
Ma solo con la finanza creativa, l'emissione di Boc (i buoni ordinari comunali) che portano nelle casse 18 milioni, ma sono debiti (aggravati dagli interessi) da ripianare nel tempo, con quale, inevitabile, preoccupazione. In cassa c'era 7,3 milioni nel 2003; ora ce ne sono 24,3; in realta, levati dal conto i Boc, ce ne sono meno. In ogni caso i soldi in cassa in una amministrazione pubblica non ci fanno niente, avendo Quartu molti problemi da risolvere per i quali invece si dimostra un'esasperante lentezza. Ruggeri non perde il solito aplomb. Da incosciente. Conferenze stampa di replica hanno il sapore dell'excusatio non petita, che equivale all'accusatio manifesta. Del resto, buon sangue non mente. Non e forse vero che sull'assessore che si e costruito la casa abusivamente il signor Sindaco continua a far finta di niente e a sostenere la tesi, palesemente falsa, che sia ammissibile il condono? E' una tecnica, la sua, ereditata dalla peggior Dc, eredita della quale fa parte anche il manager Igino, stampella del'arroganza amministrativa di un sindaco che ha moralmente speculato anche sui lotti dell'edilizia convenzionata sottraendo un'area a qualche povero diavolo senza casa. Racconteremo, nei prossimi numeri, altre amenita di questa amministrazione di pitocchi che amano vivere alla grande, facendo debiti (pubblici) per mascherare le proprie frustrazioni. Perche il centrosinistra non rispetta il patto elettorale e autorizza questi rimasugli della politica a infangare le istituzioni?
Di questo passo sino alla bancarotta?

 
 
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