Avviso all'indagato. Siamo
di nuovo sotto tiro. Il sindaco Ruggeri e gentile
signora, Irma Dessi, continuano a non gradire le
nostre attenzioni. E si difendono sostenendo la
diffamazione. Siamo qui, a testa alta, a ribadire
alcune cose che i nostri lettori devono sapere.
Non diciamo nulla di nuovo. Quando facevamo parte
dell'istituzione avevamo preso l'iniziativa coraggiosa
di denunciare la corruzione, le tangenti, i "verminai
male odoranti" di alcuni uffici dell'amministrazione
comunali.
Denunce a voce alta, senza
senza nasconderci dietro l'anonimato, come fa qualcuno.
Avevamo denunciato i favori edilizi e l'abusivismo,
le connivenze, gli insopportabili silenzi, il mercato
dell'illecito che una situazione del genere inevitabilmente
provoca. In questa battaglia per la moralizzazione
dell'amministrazione avevamo alleati alcuni esponenti
dell'allora all'opposizione che oggi, divenuta maggioranza
e governando la citta senza opporsi all'illecito,
a noi che quella battaglia continuiamo, fuori dalle
istituzioni, si oppone tollerando il malconcostume,
l'abusivismo, l'illecito, eccetera eccetera e sentendosi
diffamata, la maggioranza, per il nostro convinto
richiamo alla legalita e al buon governo.
Ci risiamo. Il sindaco Ruggeri, il peggior nemico
di Quartu ed il responsabile numero uno del degrado
politico, e consorte ci querelano per una sorta
di accanimento che noi avremmo manifestato nei loro
confronti; dimenticandosi che il nostro accanimento
e contro il malcostume e, indirettamente, contro
le persone che il malcostume praticano (o permettono).
Riassumiamo le "gaffe" del sindaco.
Primo, l'abusivismo. Abbiamo denunciato il fatto
che Ruggeri si tenga in giunta, come se nulla fosse,
un assessore (Pani) trovato con le mani nel sacco.
Infatti ha costruito una villa col progetto di un
vascone. Ha violato il regolamento edilizio, rispetto
al quale Pani e un fuorilegge, uno che ha ritenuto
di profittare del proprio ruolo per dare c il cattivo
esempio. Pani e sicuramente incompatibile, moralmente
e formalmente, essendo in conflitto con l'amministrazione.
Ruggeri aveva ed ha il dovere di cacciarlo. Se non
lo fa, convince altri cittadini che la strada piu
comoda per costruire non e la procedura legale,
ma l'abuso. Infatti abbiamo sostenuto che l'atteggiamento
di Ruggeri alimenta il mercato dell'illecito. Con
una bella faccia tosta e il tono untuoso di un prelato
di campagna, Ruggeri-pinocchietto ha sostenuto,
stropicciandosi le mani, di aver appreso dell'illecito
solo di recente quando la notizia e apparsa sui
quotidiani. Il nostro periodico, Quartu sera, evidentemente,
non conta.
Chissa perche, allora, si e premurato di sequestrarlo.
Secondo, i lotti (ma soprattutto il primo) di Costa
Bentu. Se ne parla diffusamente in questo numero,
percio evitiamo di dilungarci. I lotti erano destinati
all'edilizia economica e popolare, a nuclei familiari
impossidenti e di basso reddito (non oltre i 25
mila euro). Chiediamo ai cittadini di Quartu: e
questa la radiografia economica di Ruggeri e signora,
in comunione di beni, entrambi medici, con altri
beni al sole? E' possibile che sia stato presentato
un certificato di impossidenza pur avendo case di
proprieta? Domande che, se dovessero dare la risposta
suggerita dai documenti che possediamo, porterebbero
a una conclusione: Ruggeri (che sia stata la moglie
a compiere l'operazione importa assai poco) ha bluffato.
Terzo, l'abuso d'ufficio. Infastidito dalle notizie
comparse su Quartu sera, che gettavano piu di un'ombra
sul suo operato, Ruggeri ha sequestrato il nostro
periodico violando la liberta di stampa.
Da testimonianze raccolte a verbale, non ha esitato
a minacciare chi lo teneva esposto alla vendita.
Per giunta si e fatto accompagnare, in questa azione
criminosa, da un vigile urbano, scambiato per uno
delle squadracce di Beria. Dovra rispondere alla
giustizia. Comunque l'episodio dimostra isteria,
megalomania, mancanza di rispetto per le istituzioni.
Ruggeri ha perso letteralmente la testa.
Quarto, la nomina del citymanager. Una nomina che
noi cataloghiamo tra i favori politici visto che,
come dicono i Ds (e, per questo, non sono stati
denunciati), di questa figura d'alto profilo Quartu
non ha bisogno.
Ma Iginio Meloni e Iginio Meloni, un rimasuglio
della vecchia Dc, che ragiona secondo la veteroscuola
democristiana e che, oltre a (eventualmente) ragione
percepisce 116.656 euro/anno, un 20 per cento in
piu del dovuto. Ruggeri si lagna di amministrare
un Comune in bolletta e sperpera danaro pubblico
per un incarico che (dicono i Ds) non serve alla
citta.
In questo numero riferiamo anche del fatto che,
annusato il pericolo, Meloni abbia avviato una serie
di incontri-premio col centrodestra della serie:
se i Ds mi mollano, ci sono gli altri, secondo i
canoni della vecchia, immortale Dc. Lasciamo ai
lettori il giudizio definitivo sul personaggio e
sul suo dante causa.
Per questa giusta causa - evitare alla citta un
ulteriore degrado politico, amministrativo e morale
- siamo stati additati all'opinione pubblica come
autentici malfattori. Poiche le cose non stanno
come dice Ruggeri, abbiamo il diritto di difenderci.
E ci difendiamo non facendo marcia indietro, ma
ribadendo le accuse formulate che derivano - salvo
smentiti - dai documenti in nostro possesso.
Vogliamo aggiungere che la nostra battaglia ci costa
(economicamente) cara.
Ci hanno pignorato lo stipendio (l'iniziativa e
dell'avvocato di Ruggeri, che, per pura casualita,
ha avuto incarichi professionali dal Comune di Quartu),
ci vogliono tappare la bocca. Ma di fronte a questo
accanimento giudiziario, noi non ci fermeremo. Ruggeri
stenta a capirlo. Il suo intuitu personae, come
si esprime la delibera sulla assunzione di Iginio
Meloni, e di basso livello.
Se avesse un po' d'intuito, il sindaco Ruggeri si
sarebbe tolto dalle scatole.