Attenzione. L'Ici sulle aree
fabbricabili si paga se c'e il progetto ed e approvato.
Una sentenza della Cassazione stabilisce questo
principio mettendo finalmente ordine al disordine
dei Comuni. Alcuni, infatti, pretendono il versamento
dell'imposta sugli immobili semplicemente se le
aree rientrano nel piano di fabbricazione. Tra questi,
anche Quartu.
Vi avevamo messo in guardia. I signori Farranca
del municipio sono numerosi. Le casse sono vuote
e non solo bisogna fare economia (non col citymanager,
pagato oltre il dovuto), ma bisogna attingere dalle
imposte comunali, anche se, in qualche caso, non
dovute.
Discutibile anche il criterio adottato per la determinazione
dell'imposta, relativa al prezzo dell'area. Degli
atti pubblici l'amministrazione non si fida. Spesso
tra venditore e acquirente c'e una tacita intesa
per dichiarare di meno. Come fare, allora? Il Comune
(relazione dell'ing. Marco Loddo, responsabile del
settore urbanistica) ha deciso (delibera 104 del
15 giugno 2006), superando il disposto del decreto
legislativo 504/92, di non calcolare l'imposta "sul
valore venale in comune commercio" dichiarato
negli atti di compravendita, ma neppure dei valori
"successivamente accertati o concordati con
gli uffici fiscali" perche ritenuti "generalmente
non attendibile". Come dire che il Comune di
Quartu e piu fiscale c del fisco.
A determinare il prezzo saranno percio "agenti
immobiliari, tecnici o imprenditori operanti in
loco".E i prezzi di mercato? Sono poco attendibili,
si sostiene nella delibera di giunta. Una "certa"
stasi (che in questo caso non e sinonimo di certezza,
ma di approssimazione) lascia l'amministrazione
nel dubbio.
Ma rilevare il dato da indagini effettuate senza
tenere conto del potenziale acquirente a noi sembra
privo di significato. Del resto la norma prevede
che si debba tener conto "dei prezzi medi rilevati
sul mercato dalla vendita di aree aventi analoghe
caratteriste. Della vendita e non della previsione
di vendita. A che cosa servono, allora, le agenzie
immobiliari? Senza contare che, adottando il criterio
proposto, l'amministrazione non specifica a quali
operatori si fa riferimento, privando il cittadino
di qualsiasi possibilita di controllo. I parametri
si riferiscono all'offerta immobiliare e non al
mercato, determinato dalla vendita. Davvero un pasticcio!
Precisiamo, c'e un margine di confusione a proposito
dell'Ici e qualcuno ci sguazza. Hai un'area che
un domani potrebbe essere edificata? Paga subito.
Hai un'area destinata all'ampliamento del cimitero?
Paga da vivo, non si sa mai. La prima regola dell'amministrazione
e spillare soldi al cittadino. Poi si vedra. Ora
chi ha pagato dovra sudare le proverbiali sette
camice per riavere indietro le somme indebitamente
incassate dal Comune. E, intanto, il Comune dilapida
i soldi strapagando il citymanager. Su questo punto
non siamo d'accordo. Il passo si fa della lunghezza
della gamba. Hanno ragione i Ds quando affermano
che Quartu non ha bisogno di un burocrate super
pagato. Ma, attaccati come sono alla poltrona, non
affondano i colpi, lasciando intendere che, se fossero
loro a gestire il Comune, manderebbero a casa Iginio
Meloni, la cui presenza nel team Ruggeri non serve
di certo a rigenerare un'amministrazione in bolletta
e senza idee.
Ma Ruggeri, le cui doti di amministratore si stanno
rilevando sempre piu modeste e deludenti, vuole
il guardaspalle, mentre Meloni si tutela con l'opposizione,
improvvisamente conciliante e disposto ad assecondare
richieste di piccolo cabotaggio (vedi l'articolo
sull'improvviso feeling con l'opposizione).
E, intanto, i cittadini devono mettere mano al portafoglio
per avere sempre di meno. Pagando, per giunta, imposte
che non sembrano dovute.
Ci attendiamo tempi peggiori, ora che il governo
Prodi ha dato il via libera agli enti locali per
aumentare la pressione. Ma forse c'e un motivo:
il dottor Meloni ha chiesto l'aumento.