Errare humanum est, perseverare
autem diabolicum. Con questa premessa le prossime
elezioni comunali diventano per i cagliaritani qualcosa
di piu del diritto-dovere al voto per la scelta
del sindaco migliore. Si trasformano in un esorcismo
contro lfipotesi di vedere la fascia tricolore indosso
a Gian Mario Selis. Lfuomo imposto alle sinistre
da Renato Soru attraverso il giochetto (finto) delle
primarie.
Selis, uscito di scena, con una sonora bocciatura,
dopo lo scandalo delle pensioni dforo e riuscito
a rientrare dalla finestra.
Illuminanti per comprendere appieno lo spirito e
lfatteggiamento di Selis nei riguardi delle cariche
politiche sono una serie di articoli pubblicati
da LfUnione Sarda nel 2003. E ancor di piu lo sono
alcuni atti spinosi della Regione Autonoma Sardegna
(RAS).
Meglio andare con ordine. Sul suo status di invalido
per lo stress causato dallfattivita politica ormai
esiste unfampia letteratura (il nostro giornale
ne ha dato conto nelle precedenti pagine, il sito
internet di sassarisera ha pubblicato parola dopo
parola la delibera del Consiglio Regionale). Eppure
le curiosita sul candidato sindaco del Centro-sinistra
non si esauriscono qui. Unfesegesi attenta dellfarticolo
pubblicato da LfUnione mercoledi 22 ottobre 2003
apre un nuovo filone dfinchiesta. Nella parte finale
dellfarticolo a firma di Roberto Casu si legge:
Domanda (D): Riscuotera i trecentomila euro dellfequo
indennizzo? Risposta (R): Lfindennizzo e molto minore.
Se avessi dovuto incassare o se mai incassero quei
soldi, finanziero una fondazione, un progetto di
carattere sociale, per la trasparenza nella pubblica
amministrazione e la difesa dei cittadini e ne rendero
pubblica la gestione. D: Lo avrebbe fatto anche
se non fosse esploso lo scandalo? R: Questa e una
buona domanda. D: Puo rispondere se vuole. R: In
questi ventfanni, con un gruppo di amici abbiamo
tenuto in piedi una serie di associazioni, la piu
conosciuta e Partecipazione e solidarieta, ma ne
esistono diverse altre. Ci siamo sempre autotassati,
abbiamo pagato tutto di tasca nostra. Centinaia
di milioni. Ciascuno naturalmente da quello che
puo, e tutto va in una cassa comune.
Ahi ahi Gian Mario! A Quartu Sera risulta qualcosa
di diverso rispetto allfaffermazione la piu conosciuta
e Partecipazione e solidarieta (c) ci siamo sempre
autotassati, abbiamo pagato tutto di tasca nostra.
Lfabbiamo pagato tutto di tasca nostra suona un
pof stonato. Lfanno e il 1990, Prima Repubblica,
Tangentopoli e li dietro lfangolo. I finanziamenti
pubblici sono particolarmente generosi. La RAS,
con apposita legge, finanzia lfattivita istituzionale
di enti e organismi con finalita didattiche e socio-culturali.
Una pioggia di soldi: duemiliardi e settecentottantremilioni
piu spiccioli del vecchio conio. Una cifra a nove
zeri, che per chi si fosse dimenticato si scrive
cosi: ’. 2.783.970.110. A scorrere lfelenco della
deliberazione si scopre che per seminari, convegni,
premio Ezio Vanoni lfassociazione Partecipazione
e Solidarieta ha ricevuto il piccolo ma prezioso
contributo di ’. 198.000.000 milioni.
Nulla da eccepire, e giusto sostenere lfattivita
delle associazioni culturali eccetera eccetera.
Guai avvenisse il contrario. Pero, caro Gian Mario,
perche hai dichiarato a LfUnione Sarda di gautotassatih
e gpagato tutto di tasca nostrah?
E siamo al 1991. Stessa legge di prima. Toh, e chi
si legge tra i beneficiari dei contributi regionali?
Piccolo sforzo di fantasiac tra le tante unfassociazione
che inizia con Partecipazione e finisce con Solidarieta.
Sara mica la stessa dellfanno precedente? Leggiamo
a cosa e dovuto il contributo: convegni, premio
Vanoni, pubblicazioni. Ma si e proprio lei. La Regione
le ha elargito ’. 162.000.000 milioni del vecchio
conio.
Riformuliamo il concetto: nulla da eccepire, e giusto
sostenere lfattivita delle associazioni culturali
eccetera eccetera. Guai avvenisse il contrario.
Pero, caro Gian Mario, perche hai dichiarato a LfUnione
Sarda di gautotassatih e gpagato tutto di tasca
nostrah?
Piccolo salto temporale: corre lfanno 1995. I contributi
alle associazioni sono una piacevole abitudine.
Leggi che ti rileggic ecco spuntare un nome conosciuto:
Partecipazione e Solidarieta. Stavolta il progetto
finanziato e stato battezzato come: Progetto Ambiente
eSorella Terraf Progetto eFormazione politica e
istituzionalef. Tralasciando lfironia sul titolo
assegnato allfattivita annuale di Partecipazione
e Solidarieta passiamo subito al contributo RAS,
che ammonta a ’. 40.000 milioni.
Insistiamo: nulla da eccepire, e giusto sostenere
lfattivita delle associazioni culturali eccetera
eccetera. Guai avvenisse il contrario. Pero, caro
Gian Mario, perche hai dichiarato a LfUnione Sarda
di gautotassatih e gpagato tutto di tasca nostrah?
Quanto e credibile un uomo politico, che oggi si
candida a diventare sindaco di Cagliari, che non
racconta tutta la verita? Vi fidereste a consegnargli
le chiavi del Comune? Domanda retorica. Una risposta
pero arriva dal passato. Dalla pagina Lettere &
Opinioni de LfUnione Sarda del 30 ottobre 2003.
Scrive un lettore: Selis, quei soldi sono della
collettivita. Leggo con estremo interesse il dissertare
di Gian Mario Selis. Mi meraviglio del suo voler
devolvere i trecentomila euro ad una nuova fondazione.
Sorge spontanea la domanda: gli euro di cui parla
Selis sono suoi o appartengono alla collettivita?
Ossia, se non esistesse questo privilegio, quei
soldi resterebbero parte integrante dei fondi a
disposizione della Regione autonoma della Sardegna.
Sono solo un povero impiegato parastatale e la mia
amministrazione non ha mai proposto simili prebende
a nessuno, non ci concede neppure uno sconticino,
sugli oneri previdenzialic Avete formulato una legge
che vieti la ricandidatura e/o la rielezione in
un qualsiasi contesto politico, vista la sofferenza
sopportata? Ed ancora, siccome la gente e bisognosa
piu che di stoici, di persone efficienti, perche
alla domanda di invalidita non avete fatto seguire
le immediate dimissioni?
Quando si dice la lungimiranzac