Pag. 1
Il sindaco Ruggeri scivola sul borsino del mercato immobiliare di Costa Bentu
 
Il sindaco Ruggeri ci ricasca. Lui, piu inappuntabile e incorruttibile di Robespierre. Non rinuncia a commistioni fra la sfera privata e le funzioni di primo cittadino. Lui che aveva fatto dell'onesta e della trasparenza il gleit motiveh della campagna elettorale e che ora s'e rimangiato tutto, gnam gnam, con grande appetito. Mangiare sta diventando un vizio. Un esempio di bulimia, "un incontenibile senso di fame", come dicono i manuali di medicina sui quali il Nostro ha studiato.
Non solo tollera in giunta un assessore abusivista reo confesso e tace rifiutando, sul merito, qualsiasi confronto politico (che poi, di fronte a un reato, la politica non c'entra; c'entra il bon ton di rispedire al mittente chi non si comporta bene), ma ora ce ne mette di proprio.
State a sentire. Un lotto di 220 metri quadri di Costa Bentu, terreno appetibile, viene messo all'asta da un istituto di credito per insolvenza del titolare. Non e un'area qualunque, rientrando tra quelle a suo tempo espropriate dal Comune di Quartu nel programma di edilizia convenzionata e poi assegnata a cittadini in base a graduatoria.
E' discutibile se quel lotto possa o no essere pignorata dalla banca. Spieghiamo: e stata data in regime di concessione al signor A.A., come diritto di superficie. Se entro il termine prescritto il signor A.A. non realizzera l'opera, il diritto decadra. Salvo errori (ma qui il parere giuridico e controverso), la proprieta e del Comune.
Ma le banche sono un potere forte e nessuno si oppone. Cosi il lotto va all'asta e, all'incanto, come recita il "decreto di trasferimento di immobili", se lo aggiudica "la signora Dessi Irma", coniugata "in regime patrimoniale di comunione dei beni" (segnale indubbiamente di un felice menage matrimoniale) con "Ruggeri Luigi", nome gia sentito.
Infatti e lui, il signor Sindaco.
Andiamo avanti. In data 17 marzo 2006, praticamente ieri, il dirigente preposto concede concessione edilizia numero 43 alla su citata Dessi Irma in Ruggeri per la costruzione di un fabbricato di civile abitazione, eccetera eccetera, nel Peep "Costa Bentu", lotto 8/A.
Piccola incertezza iniziale: la concessione viene richeista da Galantuomo Teresina, suocera del dottor Ruggeri e pertanto madre della Dessi Irma. Una cosa strana, un piccolo raggiro, come dire che la domanda non e immediatamente riconoscibile. Cose da furbetti.
Qui finisce la cronaca e inizia la riflessione.
E' un'altra tessera del mosaico dei furbetti del quartierino? Pare di si. Il sindaco Ruggeri non ptoeva ignorare (del resto, almeno nel suo caso, la legge non ammette ignoranza) che il lotto 8/A appartiene a un programma urbanistico per cosi dire "facilitato" con lo scopo di agevolare i cittadini che non hanno abitazione propria. E le facilitazioni hanno preteso assegnazioni in regime di graduatoria, cioe secondo punteggi maturati. Doveva anche sapere - l'irreprensibile signor Sindaco - che in quella graduatoria altri cittadini erano rimasti a bocca asciutta, essendo il numero dei lotti presumibilmente inferiori alle domande (altrimenti la graduatoria non sarebbe stata necessaria).
Considerato il dubbio sulla legittimita del pignoramento del lotto in questione, quel bon ton politico, al quale facciamo riferimento come manuale di corretto comportamento anche amministrativo, avrebbe dovuto destinare al primo degli esclusi quel lotto in disponibilita.
Ma, soprattutto, l'ineffabile signor Sindaco, avrebbe dovuto sapere che, nelle condizioni del bando, non piu di un lotto poteva essere assegnato a una famiglia (fatta esclusione, evidentemente, della sua).
E' vero, la vendita all'incanto fa cadere le prescrizioni e si rivolge a tutti, ma c'es empre una regola generale: quella che gli amministratori e loro affini non dovrebbero trarre beneficio da situazioni particolari, nelle quali, di riffa o di raffa, c'e in ballo l'amministrazione.
Pensiamo che non occorra un sondaggio per confermare il sospetto che i furbetti del quartierino siano tornati in azione.
E poiche tutte le storie hanno sempre una morale (basta saperla leggere tra le riche), a noi sembra che sia questo un altro esempio del comportamento tutt'altro che irreprensibile del primo cittadino. Lo diciamo con tono pacato, per non turbare la campagna elettorale di quei partiti che sostengono un sindaco reticento e saccente. Mai profittare delle disgrazie altrui. Ma lo diciamo perche chi legge sappia e comprenda.
Del resto un sindaco che copre un assessore autore di abuso edilizio non e sindaco che rispetta il mandato assunto con gli elettori e, soprattutto, con i cittadini.
Perche (altra riflessione a mezza voce) una cosa e commettere un reato estraneo agli atti dell'amministrazione, una cosa e violare la legge urbanistica per la quale il Comune ha competenza primaria. Sarebbe come dire: siccome questa e materia "interna" al Comune, la posso violare tranquillamente se il responsabile dell'amministrazione mi difende. Perche la sostanza e proprio questa: l'assessore Pani, che non ha avuto il buon gusto e l'educazione civica di andarsene lui, una volta scoppiato il bubbone (per la verita se ne sarebbe dovuto andare quando s'e lasciato vincere dalla tentazione di violare la legge), non doveva essere mantenuto in servizio dal Sindaco (che degli assessori ha potere di nomina e revoca), che, in questo caso, divide con lui la responsabilita dell'illecito.
Tanto piu che, come abbiamo avuto occasione di dire a piu riprese, da tre anni a questa parte, il caso non e isolato. E' plateale per l'autore, ma non il solo. E la franchigia di cui sembra godere chi non rispetta la legge alimenta quel emrcato dell'illecito che sembra ammorbare Quartu, tra veleni e affari. Un mercato che ha un "borsino", perche i favori, di qualunque siano, si pagano, in qualunque forma, ma si pagano.
Tangenti, corruzione, zone grigie erano state denucniate, sempre da noi, in passato. E' seguito un assordante silenzio, davvero grave e compromettente per chi - dopo la sarabanda di Galantuomo - era andato ad amministrare in pompa magna con un bagaglio dichiarato di rettitudine e comeptenza che s'e disperso in fastidiosi granelli, come la sabbia del Poetto quando tira vento. E non si costruisce un riparo.
 
 
@
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

@