Pag. 2
La politica creativa di Gigi Ruggeri e della sua Giunta
 
La politica "creativa" della giunta Ruggeri non conosce limiti. Chiamato a rispondere di palesi irregolarita urbanistiche di un assessore, dopo avere a lungo sostenuto (in campagna elettorale e altrove) che correttezza e trasparenza erano i solidi pilastri sui quali poggiava, il sindaco come tutta risposta... tace.
Qualche tempo fa - non tanto da far cadere quel fatto nell'oblio - avevamo denunciato il malcostume di alcune irregolarita nella gestione. In quel caso (non era il solo, per la verita) facevano riferimento all'urbanistica e all'esistenza di un vero e proprio mercato parallelo, che non prevedeva procedure, rispetto delle regole, osservanza dei vincoli. Anziche tanti "visti" e bolli, bastava il benestare di un amico, che accelerava la pratica, chiudeva un occhio (anche due, all'occorrenza), passava sopra alle forche caudine cui di norma sono costretti i cittadini comuni. L'opposizione di allora (oggi maggioranza) insorse. Si sciacquo la bocca. Fece finta di scandalizzarsi. Se si hanno notizie, non se ne parli in Consiglio; sarebbe come infangare l'istituzione. Si denunzi il fatto alla magistratura. Un falso pudore, il loro, con risvolti grotteschi: se l'allora minoranza fosse stata maggioranza, questioni del genere sarebbero state stroncate; non ci sarebbe stato spazio per i furbetti. Due persone alzarono il tono della voce, svolgendo la parte da teatrino di periferia: Ionio Lai e Igino Meloni, allora consigliere.
Ora la minoranza di allora e diventata maggioranza e s'e rimangiata tutto. E' rientrata silenziosamente nei ranghi. Alla denuncia da noi fatta sull'abuso edilizio di un assessore chi aveva predicato trasparenza e alto senso della moralita politica non ha mosso un dito. Non ha avuto il coraggio di prendere una decisione, probabilmente per non suscitare reazioni, a volte imprevedibili. Oppure per ignoranza, peggio di quel personaggio manzoniano che, non vedendo la peste, ne sosteneva l'inesistenza. Peggio, perche qui l'abuso si vede, e sotto gli occhi di tutti, anche di quella parte di opinione pubblica mai abbastanza informata di quel che accade dentro il palazzo.
Toni accesi, in passato, con lo scopo di avviare un processo di ravvedimento forzoso nell'amministrazione, il centrosinistra pose, allora, dopo la nostra denuncia, la questione morale.
Serviva ai caso. Sporchi, brutti e cattivi a destra; immacolati, buoni e irreprensibili a sinistra. Gente, a sinistra, che corruzione e malcostume non sanno neppure dove abitano.
Ebbene, per quattro anni non se ne e piu parlato. Ora che le parti si sono invertite.
Per questo motivo giova ritornare sull'argomento, per rin
frescare le idee a chi, evidentemente, ha la memoria corta. Anche perche la faccenda si sporca, nel senso che il silenzio (chissa perche ormai associamo il binomio silenzio-assenso; in che senso? Bisticcio di parole a parte, chi sa e non interviene, da un tacito assenso. Giratela come volete, ma la sostanza e questa) determina una sorta di impunita da parte di coloro che non rispettano le leggi e le procedure. I furbetti del quartierino, insomma, alimentano un mercato dell'illecito pericoloso. Un mercato, precisiamo, che probabilmente ha i suoi costi. Poiche il lavoro va retribuito, anche se illecito, anche i favori costano. Saranno esentasse, ma costano. C'e una riconoscenza che pesa.
Solo illazioni? Pensiamo di no; ma la sola risposta convincente per sostenere che sono illazioni e intervenire nei casi denunciati, fare piazza pulita di chi, profittando di posizione e conoscenze, ha infranto le regole. Cosi si tagliano le male erbe della maldicenza. Invece, tutti zitti. Perche? Noi, presi dall'eroico furore di fare pulizia, avevamo definito l'ufficio urbanistico un "verminaio". Giudizio pesante, lo riconosciamo. Ma sino a un certo punto. Ci sono prove di decisioni disinvolte a favore dei soliti noti. Bastava questo per aprire un'inchiesta seria, punire chi si prestava, autonomamente o sotto pressione, ad alimentare il mercato dei favori. Non lo aveva fatto un centrodestra logoro al proprio interno e politicamente debilitato? Quale migliore occasione per il centrosinistra?
Oggi, considerato il totale disinteresse sull'argomento, denunciamo, ancora una volta, che - secondo un'aurea regola economica - la moneta cattiva rischia di scacciare quella buona e che il mercato dell'illecito raccoglie proseliti. Un autentico mercato parallelo. Un mercato che ha le sue regole, le sue liturgie, i suoi tornaconti. Ruggeri, sindaco di specchiata onesta, sopporta questa situazione per motivi che non conosciamo, ma sui quali vai la pena di indagare. Non ci sara il rischio di scoprire vizi privati a fronte di pubbliche virtu? Anche perche lo scambio di favori, come dimostriamo in altra parte del nostro giornale, e uno sport praticato. Anche dal primo cittadino. Noi restiamo dalla parte di chi chiede pulizia ad un'amministrazione che, col silenzio, crede di evitare di dover rendere conto alla gente dei suoi vizi privati (in assenza, peraltro, di pubbliche virtu). E andremo avanti per la nostra strada di denuncia.
 
 
@
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

@