Pag. 1
Ecco come i furbetti del quartierino alimentano il mercato dellfillecito
[di Lucio Torru]
 
Dunque, non siamo solo noi a pretendere chiarezza sul caso dell'assessore Pani. Qualcuno ci segue, qualcuno che chiede al sindaco Ruggeri di decidere. Non puo continuare a far finta di niente, sperando che il tempo attenui lo scandalo. Non puo continuare a predicare bene e razzolare male.
La nostra denuncia ha sollevato un vespaio di polemiche. La gente per bene e indignata, prima di tutto con il disinvolto assessore, ma anche con chi, a conti fatti, lo copre. E' vero, si dice che Tonio Pani stia per maturare la decisione di dimettersi. Sono voci che circolano da qualche giorno, voci insistenti. Ma anche se decidesse di farlo (mentre scriviamo questa nota non l'ha ancora fatto) sarebbe tardi.
Pani e uno che ha cercato di trarre profitto dalla sua condizione di amministratore pubblico. Un ruolo importante, il suo, assessore di una giunta che aveva impostato la campagna elettorale sulla moralizzazione dei costumi, sulla lotta all'abusivismo, per fare pulizia in quel sottobosco di affari poco puliti o, comunque, poco chiari che minacciano da tempo di avvelenare la citta. Il sindaco Ruggeri aveva promesso di fare piazza pulita di personaggi compromessi, di situazioni torbide.
Invece da quando e scoppiato il caso, lui tace e non si muove. Pani resta al suo posto. La credibilita della giunta e della maggioranza colano a picco. A noi piace la legalita. Per questo torniamo alla carica, preoccupati delle implicazioni che questa vicenda puo avere. Ma dobbiamo, doverosamente, fare un passo indietro; riparlare di tangenti, di corruzione, di malcostume. Altro grido di allarme che avevamo tempestivamente lanciato. Allora c'era un altro sindaco e un'altra maggioranza e il centrosinistra, allora minoranza, condivideva la denuncia verso la corruzione, subdola e intrigante, che, se non viene mascherata, finisce per attecchire e svilupparsi, piu della gramigna.

E' su questo aspetto che vogliamo soffermarci. Se il sindaco non fa chiarezza e non ha coraggio di agire (forse, nel timore di suscitare qualche fastidio nella coalizione e indebolirsi politicamente) la gramigna si diffonde.
L'abusivismo (siamo in tema) se non viene stroncato finisce per generare una sorta di mercato parallelo, il mercato dell'illecito. Siamo cosi ingenui da pensare che i favori fuori legge siano gratis? Oppure che qualcosa, per il disturbo, si deve pagare? Provate a riflettere. Uno chiede qualcosa che non gli spetta e sa di poterlo chiedere (altrimenti susciterebbe una reazione di segno contrario, rischierebbe una denuncia, uno scandalo). Invece, tutt'attorno, e silenzio; un cupo silenzio di connivenza. Si puo tacere per tanti motivi, perche si e deboli o si ha paura, perche tacendo uno non si complica la vita, perche - come dice un vecchio proverbio - il silenzio e d'oro.
Che sia proprio d'oro poco importa; l'importante e che valga come l'oro. Insomma, che in cambio del silenzio si ottenga qualcosa. Non riconoscenza, che non e di questo mondo. Ecco, anche di questo ci preoccupiamo. Il silenzio del sindaco Ruggeri, ineffabile donchisciotte della legalita, non fa bene alla causa, non difende i diritti dei cittadini onesti, non sgombra il campo dai sospetti, corrosivi piu dell'acido muriatico.
Non sappiamo se il capo dell'amministrazione abbia capito in che brutto pasticcio si sia messo, per colpa sua. E per salvare un assessore abusivo, spregiudicato quanto basta per difendere i suoi affari. Supponiamo, per un momento, che le intercettazioni vadano giudicate con indulgenza e che la frenesia attorno alle pratiche edilizie non sottendano l'esistenza dell'"anonima
del mattone", ma la semplice richiesta di cittadini fra loro indipendenti ma avviati, da un comune interesse, ad un unico terminale. Supponiamo che chi pensa ad una associazione a delinquere esageri, tanto per il gusto di esagerare e gettare ombre fosche sull'amministrazione. Supponiamo pure.
Ma la disinvoltura e la frequenza delle telefonate dice che raccomandarsi e raccomandare era (e forse e) una brutta abitudine; che la legalita e compromessa da pressioni e ingerenze.
Di fronte a questo scenario il sindaco Ruggeri, l'irreprensibile sindaco Ruggeri, tace dinanzi a una situazione quantomeno equivoca. "Cum taciunt, consentium", diceva la saggezza latina. Quando uno tace, acconsente. Magari per Ruggeri il latino e lingua morta.
La lingua viva e un'altra? Quale? Quella delle indebite pressioni, della cosa pubblica sottomessa all'interesse privato?
Chissa.
Ci sembra inevitabile, a questo punto, arrivare alla conclusione. Non intervenendo sull'assessore che ha commesso l'abuso (grave, perche si tratta di materia dove l'amministrazione ha competenza primaria. E l'assessore ha competenza sull'amministrazione), il sindaco si rende complice.
Preferiamo esprimere il nostro parere in modo chiaro, per non essere fraintesi.
Il silenzio del primo cittadino su un caso cosi plateale rafforza le aspirazioni di chi, tutto sommato, valutati i pro e i contro, crede e spera di poter compiere lo stesso, tortuoso percorso.
Insomma, il silenzio autorizza a credere che c'e spazio per chi non rispetta le regole.
Ecco, i furbetti del quartierino alimentano il mercato irregolare.
E i quartesi onesti si sentono traditi.
Vorremmo aggiungere che quello dell'assessore Pani non e un caso isolato. Siamo convinti (diciamo "convinti" per non dire "certi" e lasciar tempo e modo, a chi di dovere, di intervenire) che le irregolarita non inizino e finiscano con l'edificio abusivo dell'assessore.
Il mercato dell'illecito e ben altro.
Chi se ne vuole occupare (non ci riferiamo solo ai politici, che, quasi quasi, sembrano vittime delle beghe del quartierino. Ci sono altre istituzioni della vita democratica che possono prendersi il fastidio di indagare, scavare, trovare, agire)?
Sembra che questa crociata per la moralita pubblica sia una sorta di kermesse elettorale; la solita caccia alle streghe.
Il documento che pubblichiamo (un documento autentico dal contenuto falso) parrebbe la sintesi di una situazione paradossale: facciate pulite con interni sporchi. Vizi privati coperti da presunte pubbliche virtu'.
Ha credibilita ancora chi gioca a rimpiattino con la citta?
 
 
@
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

@