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Indifferenti alla realta' [di Lucio Torru]
 
Legalita e trasparenza rischiano di diventare un'ossessione per il sindaco Ruggeri. Non c'e occasione della sua vita di uomo pubblico che non si richiami a questi valori (dei quali, peraltro, la politica ha bisogno). Fa bene, perche da questi "vizi", lui, uomo di virtu, deve difendersi. La sua maggioranza non e immune. Il fatto sorprendente e l'ostinata tolleranza con cui accetta che alcuni esponenti, neppure di secondo piano (che, se lo fossero, potrebbero sfuggire al controllo), navighino in acque burrascose.
Noi abbiamo sempre predicato la chiarezza. Percio scendiamo nuovamente in campo. Lo abbiamo fatto una anno fa denunciando pubblicamente il giro di tangenti che avvelena l'amministrazione. Non era il tentativo di rendere torbide le acque; facevamo nomi e cognomi. Per uno dei misteri della politica, chi doveva non e intervenuto; chi sapeva non ha parlato. O ha perso la memoria. Resta il fatto che, fedeli alla vocazione di dire pane al pane, se ieri non potevamo tacere, oggi vogliamo parlare.
Ieri il sindaco Galantuomo, finito nel cul de sac di una maggioranza a pezzi; oggi il sindaco Ruggeri, che ha maggioranza una maggioranza collaudata, ma non ha, evidentemente, la forza per intervenire. Come l'opinione pubblica pretende.
Postilla. Quando si parla di opinione pubblica sembra riferirsi a un'entita indefinita, completamente astratta.
Preferisco, percio, sostituire "opinione pubblica" con "cittadini", persone fisiche, che hanno dato fiducia al sindaco su altre basi, condividendo la legalita e la trasparenza, cavallo di battaglia della svolta. Ora, senza convincenti risposte (convincenti significa che, alle risposte, devono seguire le azioni coerenti) potrebbero ricredersi.
Il caso "clou" sono le intercettazioni telefoniche che hanno coinvolto il presidente del Consiglio. Vanno di moda. Ci sono esempi d'alto rango. Sara per questo che non si vuole, ostinatamente, dar peso all'accaduto? Sensibilizzare una commissione consiliare che tratta argomenti di peso economico forse non e sufficiente a configurare un reato. Chissa. Diciamo che si ritiene il fatto penalmente irrilevante. Magari il sindaco si e chiarito con gli interessati. E tutto finisce li. Ma urbanistica e edilizia muovono, in una citta, soprattutto una citta come Quartu, che sente la pressione dell'area metropolitana, argomento di potere e di affari. Telefonate che tentano di "ammorbidire" qualcuno degli addetti ai lavori hanno peso penale? In ogni caso - ed e su questo punto che vogliamo fare sentire la nostra voce libera - politicamente il fatto e rilevante. Dimostra che e inutile, se non addirittura paradossale, pontificare le virtu e tollerare i vizi; o, quantomeno, comportamenti poco lineari.
Ci sono lettere anonime, che arrivano all'amministrazione. Cosi corre voce. Siamo del parere che chi si cela nell'anonimato non e persona di virtu. Comprendiamo che, qualche volta, si abbia timore di ritorsione e di rancori. L'anonimato preserva da questi rovesci. Cio non toglie che le circostanze denunciate vadano verificate e se esistono, sia in dispensabile intervenire.
A Quartu la maldicenza e uno sport praticato. Antipatie e gelosie la fanno da padrone. Puo anche darsi che si accusino ingiustamente cittadini di specchiata onesta. Puo darsi anche il contrario ed un sindaco che, ad ogni pie sospinto, parla di legalita e trasparenza, se c'e materia, deve agire. Chi tace acconsente, dice un proverbio. I proverbi sono la saggezza dei popoli.
Torniamo a bomba. Un sindaco che sembra voler dare a tutti lezione di correttezza, dovra anche rispondere sulle perplessita che nutriamo.
Un sindaco che ha dichiarato di voler usare le ruspe per combattere l'abusivismo, non puo fare orecchie da mercante alle voci che un suo diretto collaboratore di giunta abbia messo su casa senza alcuna autorizzazione. C'e chi parla di incompatibilita di carica. Forse si, forse no. Per noi, forse si. Per il sindaco, forse no.
Sono spunti, tutti questi, di un dibattito piu generale, che coinvolge il costume politico. Spunti da mettere in agenda. Ruggeri guardi con attenzione, da buon pater familias, quel che succede a Quartu, citta dai mille problemi. Ma inizi a ispezionare, prima di tutto, quel che succede in casa sua. Non si puo pretendere ad altri quel che non si pretende ai propri collaboratori.
Come i lettori avranno notato, non abbiamo parlato di programmi, di promesse non mantenute, di speranze tradite. Sarebbe riduttivo. Rientrerebbe nel confronto maggioranza-opposizione, nei luoghi comuni della politica. Il gioco delle parti, insomma.
A noi piace, invece, guardare in faccia la politica e pensare che, nelle "istruzioni per l'uso", le norme appartengano a tutti, a destra o a sinistra. I valori che cerchiamo sono universali. Vanno citati e applicati. Ed e in quest'ultimo aspetto che Ruggeri inciampa.
Peggio per lui.

 
 
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