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Crediamo di aver impedito allora un incredibile forma di speculazione
Contestata la delibera che prevede un canone di oltre 100 milioni
PRIMA DI SPARIRE, AFFITTO DA UN MILIARDO E MEZZO
 
Sanita. Denunciato dalla Cisna un clamoroso caso di sprechi alla USL 21
La riforma delle Usl non si ferma: ridotto il numero da 22 a 8, l'assessore regionale Paolo Manca sta per svelare i nomi dei nuovi amministratori. Ma dietro il nuovo che incalza c'e ancora qualche strascico del passato. Cosi la Usl 21 sta servendo gli ultimi soldi, prima della "morte burocratica" sancita dall'accorpamento nella nuova Usl 8 (insieme alle vecchie Usl 20, 22 e parte della 18). con una delibera di qualche settimana fa, l'amministrazione della "fu" Usl 21 ha deciso di prendere in affitto alcuni locali a pochi passi dall'ospedale Brotzu per la bella somma di 116 milioni di lire al mese. Iva compresa.
Fin qui niente di strano: la delibera e ricca di particolari e "motivazioni giuridiche" che giustificano una spesa simile. In sintesi: c'e la nuova legge regionale che, oltre a ridurre il numero delle Usl, "scorpora" l'ospedale Brotzu per farne un'azienda ospedaliera autonoma. Conseguenze? Per gli uffici e i servizi a gestione "centralizzata" e per l'amministrazione occorre trovare un'altra sede. Nessun problema, proprio a due passi dal Brotzu (all'angolo ta via Peretti e via Piero della Francesca) la societa immobiliare "Cagliari 90" dispone di un fabbricato di 5 mila metri quadri. Dopo una serie di contatti tra i vari uffici e servizi (tecnici, amministrativi, del bilancio) ecco la tanto attesa decisione. Due pagine fitte fitte che, tradotte dal burocratese, mettono nero su bianco l'affare: la Usl 21 delibera di prendere in affitto i loclai di via Peretti, dove sistemare i servizi dell'amministrazione, per un canone mensile di 116 milioni.
Ma come e possibile che una Usl piu morta che viva decida in quattro e quattr'otto di impegnarsi a pagare quasi un miliardo e mezzo all'anno? Secondo il sindacato Cisna - Sanita, le spiegazioni non sono poi tante. "Mentre gli ospedali della Usl sono in continua emergenza per la mancanza di materiali di prima necessita perche non ci sono soldi", afferma il segretario generale Lucio Torru, "e inspiegabile che gli amministratori della Usl 21, alla fine del mandato e con l'accorpamento ormai vicino, contro il parere dei servizi competenti, scartino la proposta di utilizzare i locali inutilizzati dell'ospedale psichiatrico". Insomma, ci sarebbe un rimedio "interno" alla mancanza di spazi, senza bisogno di scialacquare milioni. Anche perche, continua Torru, "i locali del manicomio si possono riadattare spendendo poco meno di un miliardo". Anziche impegnare un miliardo e mezzo all'anno, una "somma con la quale potrebbero cessare le varie emergenze ospedaliere, oppure si potrebbero assumere almeno 30 infermieri". Un presunto spreco, sul quale il consigliere regionale di Forza Italia, Andrea Pirastu, ha rivolto un'interpellanza all'assessore Manca.
Insomma, la Usl 21 ha le mani bucate? Gli amministratori sono di tutt'altro avviso. I locali dell'ospedale psichiatrico? "Fanno parte di un ospedale", e scritto nella delibera "365", e pertanto "hanno una specifica destinazione d'uso per cui non possono essere utilizzati come sede di servizi amministrativi". Come mai tanta fretta per approvare la delibera? E presto detto: "La legge regionale 5/95 prevede la costituzione dell'azienda ospedaliera Brotzu in tempi brevissimi, per cui il rilascio dei locali all'interno del compendio ospedaliero si rende conto e improcrastinabile". E proprio a pochi metri dal Brotzu, ecco i nuovi locali, "gia riconosciuti idonei dalla commissione istituta nel '92". Detto fatto.
E comunque ef bastato attendere
 
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