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SUGHERO
In Sardegna, industria del Nord - Est!
 
l sughero ha grandi tradizioni in Sardegna. Materiale naturale, usato fin dai tempi piu remoti per la sue innumerevoli qualita, ha posto particolari radici in Gallura. A ridosso di Tempio, in quel polo industriale tra Calangianus e Budduso, si e sviluppato un tale interesse, da creare una vera e propria industria. Produzione, lavorazione e commercializzazione. Coinvolge migliala di persone tra imprenditori, artigiani e lavoratori dipendenti. Anche la produzione locale ha subito unfincremento per questa coltivazione cosi semplice ma delicata. Interi appczzamenti sin dai primi anni del secolo scorso, sono stati riconvertiti in querce da sughero. Lfattesa e stata lunga, e noto infatti che lfestrazione del sughero avviene ogni dieci anni, ma la suddivisione degli appczzamenti in settori omogenei, consente la levata ogni tre anni. Quindi, intuendo lfaffare celato dietro la commercializzazione del prodotto grezzo, e sorta la figura del commerciante di sughero, che non possedeva ne terreno ne industria di trasformazione, ma essendo provvisto di capitali di rischio, investiva in sughero per incrementare lo stesso capitale. Da questo, spesso acquistano gli artigiani che creano dal prodotto grezzo una miriade di oggetti. I piu comuni e relativamente semplici da produrre sono i tappi di sughero. Questi vengono fabbricati per tutti i produttori di vini, sia isolani che di oltre Tirreno. Intorno a questa industria sono sorti migliaia di posti di lavoro. Le piccole fabbriche sorgevano numerose e prosperavano. Anche questo settore negli anni, ha incontrato periodi di difficolta. Naturalmente i piu forti hanno retto gli scossoni dei periodi di crisi, e hanno acquisito anche il mercato di coloro che dalla crisi sono stati spazzati via. Le nuove tecnologie hanno permesso di diversificare la produzione e oggi dal sughero e possibile produrre qualunque oggetto, anche in simbiosi con altri materiali. Alla fine di questa nutrita catena, ma non per questo meno importanti dal punto di vista occupazionale, troviamo i commercianti che si fanno carico di commercializzare il prodotto finito e lo propongono al consumatore. Qui troviamo una varieta enorme di imprenditori, dal piccolo negozietto di souvenirs, aperto nei mesi estivi, periodo di notevole affollamento, alle catene della grande distribuzione che propongono dalla cartolina alla bottiglia del liquore di Mirto. Tutti comunque sono anelli indispensabili in questa catena produttiva che ha permesso a questa parte di Sardegna di prosperare utilizzando una risorsa naturale rinnovabile. Questo interesse economico verso il prodotto ha creato, da tanti decenni, negli addetti ai lavori, quellfattenzione verso la salvaguardia del territorio che oggi, quasi tutti i raggruppamenti politici pongono sul piatto della bilancia,- in occasione di consultazioni elettorali. Ne potrebbe essere diversamente, una poco oculata gestione del territorio nuocerebbe gravemente ai loro interessi. Lfesplosione in alcuni settori del prodotto sughero e stata frenata dal costo dello stesso nei confronti di altri di origine sintetica, trascurando, per poche lire, il fattore salute che con un simile profilatto, sarebbe certamente garantita. Il tempo, e soprattutto la maggior diffusione, ha gia permesso di superare questo ostacolo in alcuni settori. Sarebbe interessante promuovere uno studio sulla diffusione merceologica di questo straordinario prodotto, per capire se esistono margini di manovra in quei settori mostratisi poco permeabili in passato. In attesa di commentare iniziative di questo genere, vorremo ricordare che spesso le avventure industriali di questo settore proprio a causa di scarsa informazione di base, hanno trovato difficolta nel reperire i finanziamenti necessari ai progetti di espansione proposti da imprenditori intraprendenti. Forse in mancanza di questo freno, molti degli ostacoli ad una maggior diffusione quantitativa di questo dono della Terra, sarebbero stati rimossi. Auspichiamo che la sensibilita dei preposti ai flussi di credito, dia fiducia a progetti ambiziosi ma realistici. Ci consoli il fatto che siamo stati precursori nellfutilizzo del Sughero, quando il prezzo lo tagliava fuori da qualunque mercato.
 
 
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