Quartu - Se le voci che insistentemente turbano la tranquillita della comunita quartese sono vere, sara compito delle Magistratura appurarlo. Se qualcuno approfitta del ruolo che ricopre all’interno della Pubblica Amministrazione, per ottenere illeciti vantaggi personali, anche questo e compito della Magistratura verificarlo. Cio che la Magistratura non puo modificare e il buon gusto dei politici quartesi. Piu famoso e colui che ha fatto meno per la comunita. Se esci dal torpore generale, dai fastidio. Se tenti di dare il tuo contributo, per migliorare la qualita della vita dei tuoi amministrati, crei fastidio. Se poi hai l’ardire di segnalare, all’interno dell’Assemblea municipale delle voci, delle lagnanze di cittadini, che manifestano ai propri rappresentanti, la sensazione di essere sottoposti a soprusi da parte dei dipendenti municipali e cercano giustizia, tutti si sentono indignati ed offesi. Non dall’operato dei dipendenti disonesti, bensi dall’ingiusta offesa arrecata da un collega consigliere a tutto il Consiglio Comunale, che sente di poter garantire in assoluto, l’azione di ogni singolo dipendente comunale. La denuncia del Consigliere Torru era una denuncia politica, ma si e scontrata con l’etica perbenista. Non siamo giudici, ne vogliamo entrare nel merito di questa diatriba. Se saranno riscontrate azioni di rilevanza penale, saranno i giudici ad esprimersi, ma e ridicolo che una questione strettamente di etica politica, sia stata trascinata nelle aule dei tribunali e non per far chiarezza, ma per difendere sdegnati l’onore dell’intero Consiglio, considerato leso. Torru ha diffamato il Consiglio nel suo insieme. Il punto non e questo. Siamo dell’opinione che l’aver trasferito in sede penale, una polemica politica, abbia trascinato ad un livello anche piu basso gli stessi denuncianti. Ad un confronto nella giusta sede si e preferito chiudere il contradditorio, non accettando la contrapposizione, ma investendo la Magistratura di distrarre l’attenzione. Non e per spirito di legalita che questi “offesi” si rivolgono alla Giustizia. Non si capisce perche persone intelligenti, quali dovrebbero essere, abbiano scordato che politica e Giustizia sono cose serie: troppo serie perche l’una sia chiamata a rimediare alle brutture e volgarita dell’altra. Siamo dell’opinione che un’ipotetica condanna non restituirebbe l’onore ai querelanti, poiche riferire le chiacchiere (ndr) degli elettori, non ha tolto l’onore ad alcuno. Quelle affermazioni, forse potranno apparire inopportune e criticabili, a prescindere dall’esito di un eventuale procedimento giudiziario. Per una volta si e perduto un’occasione per buttarla in politica e lasciarcela.

Lucio Torru