Il
sindacato per denominazione, e quellforganismo posto
a tutela del lavoratore, al di sopra delle parti e
comunque mai dalla parte di un singolo lavoratore,
ne tantomeno accondiscendente con il datore di lavoro,
se non nellfinteresse della categoria dei lavoratori
rappresentati. In caso contrario, si viene meno al
mandato conferito da tutti gli iscritti, cioe quello
di tutelare i diritti di tutti i lavoratori appartenenti
a quella categoria. Gli interessi privati non sono
ammessi quando in ballo ci sono quelli generali. Se
poi qualcuno approda alla CGIL e tempestivamente viene
destinato dove da tempo richiedeva, invano, di andare,
qualche sospetto e lecito nutrirlo. Quando lo stesso
sindacato, concorda con la proprieta nomi, date e
destinazioni, si ingannano i lavoratori e a loro bisogna
rimettere il mandato tradito. Se poi si utilizza il
peso contrattuale conferito dal potere potere sindacale,
per effettuare pressioni in favore di un beneficio
personale, anche lfetica e abbandonata, non rimane
che la vergogna.
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