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vergognoso che i dati riguardanti il tasso di disoccupazione
siano sistematicamente utilizzati a fini strumentali.
Allfoccorrenza le liste del collocamento si dilatano
o rimpicioliscono. Il povero elettore rimane letteralmente
disorientato da questo vortice di informazioni contradditorie.
A chi dar credito? Probabilmente a nessuno. Nessuno
ha il coraggio di sottoporre allfattenzione del cittadino
i veri dati riguardanti lfoccupazione in Italia. Quando
affermano che Nel nostro Paese si registrano trecentocinquantamila
occupati in piu, a che cosa si riferiscono? Parlano
forse dei contratti dei lavori socialmente utili,
sorti appositamente per lenire la sofferenza della
disoccupazione e drogare artificialmente i dati sugli
occupati? Parlano forse dei nuovi contratti a tempo
nei quali lavorare quattro ore al giorno, certamente
crea lavoro per tanti, ma non risolve i problemi di
nessuno? Parlano forse di quei contratti nei quali
il lavoratore, pur lavorando otto ore, e pagato a
ora con tariffe che non superano le sei mila lire
nette lfora? Parlano forse di quei lavori nei quali
per raggiungere una retribuzione di tre/quattro milioni
mensili e necessario lavorare oltre venti ore al giorno?
Dove sono andati i diritti del lavoratore? Dove sono
quei sani vecchi lavori nei quali pur lavorando otto
ore al giorno per cinque giorni la settimana si riusciva
a garantire alle famiglie un tenore di vita decoroso
ed accettabile? Chi si fara carico di rassicurare
i giovani sul loro futuro. Sul futuro delle nuove
famiglie, sempre meno numerose. Chi puo permettersi
figli? Anche questa prerogativa sta diventando legata
al reddito. Con i salari attuali non si puo mantenere
nessuna famiglia. A mala pena, lavorando entrambe
i coniugi riescono a campare sino alla fine di ogni
mese. Anche chi a poca dimestichezza con i numeri
capisce subito che con retribuzioni di questa portata
i giovani restano presso le famiglie di origine fino
a tarda eta. Non per scelta ma per necessita. Come
parlare di figli? I figli costano e non solo in impegno
e tempo. Costano in denari. E quando non si e in grado
di garantire loro un tenore di vita sufficiente, non
si procrea. Tra un secolo, se ancora esistera lfItalia
sara una Nazione di vecchi sterili. Non parliamo poi
di quelle minoranze etniche che gia viaggiano verso
lfestinzione non solo fisica ma pure culturale. Il
lavoro e il motore della societa. Se manca la societa
si ferma. Poi in presenza di unferta culturale regredisce
e si imbarbarisce. Parlano di mancanza di lavoro e
alcuni servizi sono assenti o mal gestiti per carenza
di personale. Ma allora a chi dobbiamo credere?
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