Il bon ton ruspante del direttore dell’Ufficio scolastico regionale Pietrella
“SE NE VADA, BRUTTO STRONZO”
Brutto stronzo, così Pietrella tratta i dipendenti
 

"Brutto stronzo, se ne vada". Con questa espressione del miglior bon ton, il dottor Armando Pietrella, direttore dell'ufficio scolastico regionale, apostrofò un dipendente "sorpreso" mentre andava a prendere il caffè. Deprecabile abitudine, indubbiamente, da considerarsi, tuttavia, un vizio nazionale che accomuna, nel rituale di mezza mattina, direttori e uscieri, dirigenti e impiegati. Tant'è vero che il dipendente in questione, il brutto stronzo, fu incrociato dal dottor Pietrella in prossimità del medesimo bar che azzera, al bancone, le gerarchie. Il dipendente, Carlo Murgia, ex insegnante trasferito all'Urp (relazioni con il pubblico) del sopraccitato ufficio scolastico regionale di via Regina Margherita, sporse denuncia per ingiurie.
I
ncauta decisione. Il suddetto dipendente fu trasferito, di punto in bianco, prima dall'Assessorato regionale della Pubblica istruzione, poi, senza alcuna mansione né incarico, al Provveditorato agli studi di Cagliari. Quattro mesi a far niente. Decurtazione dello stipendio per assenze ingiustificate (con certificati medici, e, dunque, giustificate, che l'ufficio inviava regolarmente alla Asl di competenza), clima da Deserto dei tartari, lunghe ore in attesa non si sa bene di che cosa, sino all'esasperazione.
L'imputato Pietrella presentò due testimoni, un'ex funzionaria nominata (scavalcando la trafila burocratica) vice direttore generale e la propria segretaria. Non il massimo dell'imparzialità.
In ogni caso il giudice di pace (la signora Laconi Levanti) esperì il tentativo di conciliazione. "Se il dottor Pietrella dovesse chiedere scusa - domandò alla parte lesa - lei sarebbe disposto a rimettere la querela?".
Il brutto stronzo ci pensò su. Poi, convinto dal sorriso materno del giudice, disse: "Se chiede scusa…".
Il dottor Pietrella chiese scusa, con compunzione.
"Previo soddisfacente chiarimento sul fatto, con conseguente stretta di mano tra le parti", fu scritto a verbale dando atto della concilazione raggiunta. "Questo - commentò il querelante, uscendo dall'Ufficio del giudice di pace - per quanto riguarda l'ingiuria. Per il resto, si vedrà…".
Il resto è l'ipotesi di mobbing (indica la situazione in cui il lavoratore viene sottoposto da parte dell'azienda o dai colleghi a violenze morali o vessazioni psicologiche che ne compromettono l'efficienza professionale, dalla Garzantina) che potrebbe configurarsi, chiamando a precise responsabilità il dottor Pietrella in qualità di responsabile dell'ufficio. Ma questo è un altro capitolo, del quale ci occuperemo al momento opportuno. Per la cronaca, Carlo Murgia, non potendo più sopportare il clima di ostilità, alla prima occasione è andato in pensione.

 
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