Il significato della batosta elettorale del PD
LA CITTA'NON VUOLE PIU' RUGGERI-RAGGIRO E IL "GURU” MELONI
di Lucio Torru
 

C'era da prevederlo. Il sindaco Ruggeri e il suo compagno di merende Igino Meloni hanno preso un poderoso calcio in culo dalla città di Quartu. Il risultato elettorale, nonostante la pietosa interpretazione che il primo cittadino dà del responso delle urne, liquida il goffo personaggio e il suo Richelieu da strapazzo. Extra omnes. A furor di popolo gli inquilini morosi di via Porcu sono stati sfrattati. .
Peccato (per la città) che l'opposizione non faccia il proprio dovere; lattiginosa e inconsistente, remissiva e arrendevole non riesce ad occuparsi seriamente dei bisogni della città, come se avesse sottoscritto un patto di non belligeranza. Il voto di aprile le dà un'ultima chance, quella di opporsi in modo efficace al malgoverno.
Noi siamo sulle barricate da tempo e riteniamo il nostro un esercizio di democrazia. Tacere di fronte a situazioni gravi sul piano politico e della legalità aiuta i funamboli della politica, gli accattoni del consenso, i ciarlatani delle virtù (sempre più) nascoste.
Il risultato elettorale ha sancito un principio indelebile: chi mal governa deve andare a casa. Ergo, chi ha dignità deve dimettersi. Invece, dopo la batosta, i due compari si sono arrampicati sugli specchi, col sedere incollato alla poltrona. Se avessero dignità politica leverebbero il disturbo. Sono stati sfiduciati dal popolo che, attraverso il voto, ha esercitato in più alto esempio di democrazia. Nessuno li vuole più.

 
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